Scuola di alpinismo Gian Piero Motti

Cima di Corborant 3010 m

 

Accesso: Cuneo, Borgo S.Dalmazzo, poi lungo la Valle Stura fino a Pianche (5 Km dopo Vinadio), qui a sin. per Bagni di Vinadio.

Località di partenza: Bagni di Vinadio 1300 m

Gita riservata a sciatori alpinisti completi, sia per la ripidità dei pendii che per il tratto senza sci.

Giudizio di Luca, 1996 (concatenamento con Ischiator): Bellissima gita in un ambiente sempre selvaggio e solitario, molto vario: il succedersi dei laghetti, i canaloni, la cresta del Corborant. Discese tecniche, divertenti, vette aeree, panoramiche. Bello l'edificio del rifugio, per posizione (incantevole il pianoro con il laghetto ...) e linee architettoniche (peccato il luridume all'interno !). Ci sono tutti gli ingredienti per farne una gita da antologia: ciliegina sulla torta, le esili lingue di neve lungo il torrente, fino ai prati fioriti. Voto: 8.

Salita: Dall'auto prendere il vallone di Besmorello e seguire la strada sterrata in direzione della cascata cercando di tagliare i tornanti in prossimità della medesima mediante un comodo sentierino che si ricongiunge alla strada sul pianoro a q. 1900 m (20') posto sopra la cascata stessa. Da qui, se c'è neve, proseguire con gli sci ai piedi mantenendosi sulla dx orografica del fiume fino a che non si arriva in prossimità del rif. Migliorero (2100 m; 1h15') che conviene aggirare sulla dx per evitare i ripidi pendii del suo versante NE. Il locale invernale del rif. ha 8 posti letto e un piccolo tavolo con una panca; la stufa a legna, fumosa ma piacevole per il caldo e l'asciugatura indumenti, e il fornello a gas permettono di cucinare, (l'acqua è presente con una fontana sul lato SO del rif.).

Dal rif. ridiscendere ed attraversare il lago, quindi oltrepassarlo lungo la sponda N ed inoltrarsi lungo lo scivolo che adduce al lago di mezzo (2400 m; 1h con i ramponi sui fondi di valanga e sui bei pendii). Costeggiato il lago proseguire nel vallone rimontando i fondi di valanga e puntando verso la sella che precede il lago alto dove può essere conveniente rimettere gli sci (prima con i ramponi, se non fa troppo caldo, è più facile rimontare i fondi di valanga dello scivolo sopra il lago di mezzo) e risalire l'ultimo scivolo in direzione del pendio S del vallone. Arrivati in cima a questo scivolo occorre proseguire in orizzontale cercando di non perdere quota fino all'imbocco evidente del canale (2800 m ca.; 2h30') che porta alla forcella Est del Corborant. Può essere conveniente lasciare gli sci e lo zaino per poter fare gli ultimi 200 m sia in salita che discesa "leggeri". Dalla base del canale risalire fino alla forcella che si lascia a sin. per rimontare una placca ripida che porta sulla cresta dove occorre passare alcune facili roccette; da qui, con attenzione, ma senza particolari difficoltà raggiungere la vetta (3h30').

Discesa: Per la via di salita fino alla base del canale; con neve buona, il canale dalla forcella è senz'altro fattibile con gli sci, la pendenza non supera mai i 45^, ma più probabilmente è compresa fra 40 e 45^). Per facili pendii fino alla base del rifugio e poi, cercando di perdere meno quota possibile mantenersi sul versante S del vallone (ovvero a destra scendendo); giunti a uno chalet al termine del pianoro, conviene risalire qualche metro raggiungendo una lingua di neve che si origina dalle rocce che costeggiano il pianoro, che con vari zig-zag verso destra consnete di raggiungere il torrente poco a monte del ponticello da cui si è partiti.

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