Scuola di alpinismo Gian Piero Motti

Pointe Lamet 3505 m

Partenza: Pian des Fontainettes 2096 m

Nota: serve neve sicura. Viene proposto un itinerario diverso da quanto indicato indicato dal Traynard a causa del regresso dei ghiacciai.

Giudizio di Luca (25.5.95): Una buona gita. Uno scenario piuttosto aspro e selvaggio, una discesa tecnica in alto (il canalone è sui 40°) e veloce e divertente sia a monte che a valle del Forte Roncia (ottime le esili lingue di neve in mezzo ai prati !).

SALITA (relazione Luca 25.5.95): dal parcheggio dopo la Piramide risalire il pendio in direzione est seguendo una delle numerose tracce fino al Forte Roncia, che si trova sulla verticale del parcheggio. Arrivati all'altezza del Forte, continuare a salire spostandosi sul lato destro (salendo) del vallone, molto ondulato. In breve si giunge all'ampio Piano delle Cavalle. Attraversarlo puntando allo sbarramento roccioso che si supera sulla destra raggiungendo il lago Cier, a quota 2755. Proseguire tenendosi a destra del lago, quindi risalire al centro o sulla sinistra il vallone glaciale, fino alla lingua del ghiacciaio. La pendenza aumenta e costringe a togliere gli sci. Si risale il pendio-canale tenendosi fra le rocce di sinistra (direzione di salita) e il grosso seracco, ben visibile già dal basso. Giunti sul pianoro superiore del ghiacciaio (q.3325 ca.), si continua nella medesima direzione o leggermente verso destra, puntando alla poco evidente crestina della Punta Lamet, individuabile dal "dado" di roccia della vetta. Io mi sono tenuto troppo a sinistra, puntando a un colletto sulla cresta; da lì ho poi seguito la cresta di sinistra fino alla sommità, da cui ho constatato che la vera Punta era più alta; sono quindi ridisceso e traversando verso sinistra sotto i pendii piuttosto ripidi della Punta Lamet mi sono portato a ovest della Punta, raggiungendo con breve risalita un piccolo colletto fra la Punta Lamet (a sinistra) e il Monte Lamet (sulla destra), di poco più basso. Da lì alla vetta mancavano forse 50 m. (di dislivello), forse meno, ma occorreva togliere gli sci, calzare i ramponi, ecc.

Discesa: per la via di salita. Nel canale, attenzione a non spostarsi troppo a sinistra (direzione di discesa), anche se il pendio pare molto invitante, per non trovarsi sopra il seracco ! Meglio quindi stare non lontani dalle roccette, anche se in alto il pendio è più ripido. Dopo il Piano delle Cavalle, conviene tenersi sul lato sinistro (discesa), arrivando un po' più a sinistra del Forte Roncia: è infatti più probabile trovare lingue di neve fino sulla strada (come in effetti è successo a me).

Variante MV: La discesa può essere effettuata o per l'itinerario di salita, oppure per uno dei due canali che scendono sulla sinistra orografica del ghiacciaio. Dalla base della cresta dirigersi verso la bastionata rocciosa che delimita il ghiacciaio sulla sinistra orografica. Imboccare il canalino, che si apre alla destra della quota 3281. E opportuno scendere il primo tratto senza sci, essendo il canale molto stretto e con il fondo in genere ricoperto da residui di valanga. Calzati nuovamente gli sci, si scende per ricongiungersi all'itinerario di salita un po' a valle, a sinistra del lago Cier. Di qui proseguire per il percorso di salita. Da notare che i canali descritti da questa variante, visti con le attuali condizioni del ghiacciaio (in regresso) sembrano meno praticabili dell'itinerario di salita.

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