Scuola di alpinismo Gian Piero Motti

Traversata del Ciarm del Prete 2390 m

Accesso: Dopo Lanzo si risale la strada statale per brevissimo tratto e subito dopo Germagnano si attraversa la Stura e si Prende la Valle di Viu’ che si percorre fino ai Tornetti.

Partenza: Tornetti di Viù 1170 m Arrivo: Ala di Stura 1075 m

Giudizio Luca (27.2.94): "Discreta traversata anche se i paesaggi sono piuttosto anonimi. Veramente bello soltanto l’arrivo in cresta, con il rapido apparire di vette non banali (la Torre d’Ovarda sopra tutte, così potente e slanciata). Carina la discesa."

Da relazione Luca 27 febbraio 1994 (corretta e integrata con MV): da Tornetti 1170 si segue per un breve tratto la strada che sale alle borgate superiori (Alpe Bianca). Abbandonata ben presto la strada, si imbocca una mulattiera che segue un torrentello in una rada boscaglia, risalendo il vallone alla destra del dosso su cui è tracciata la carrareccia e passando per l'Alpe Rivotera 1310 m. Si risale quindi l’ampio vallone che si sviluppa in direzione O-N-O, diviso dal roccione denominato Rocca dell’Alpe 1787. L’itinerario suggerito dalla guida passa a destra del roccione, per poi piegare a sin.(ovest) con un ampio semicerchio. L’itinerario seguito da noi percorre invece un evidente costolone che arriva fino alla base della Rocca, risale il ripido pendio fino alla sommità della Rocca stessa, pervenendo a un piccolo pianoro (q.1800 ca.). Una terza alternativa, seguita da altri componenti della comitiva, è stata quella di seguire il lato sinistro del vallone, passando molto più a sinistra della Rocca, per giungere poi al pianoro con un semicerchio verso destra. Dal pianoro 1800m, il percorso è evidentissimo: si risale il vallone, ampio e poco ripido, che conduce al passo Veilet 2213. Dal passo si percorre la cresta, di media pendenza, fino alla ampia e spaziosa vetta (che in realtà non è altro che il punto più elevato della lunga cresta). Le roccette scoperte consentono di sedersi comodamente. 

Discesa: Dalla punta scendere in direzione nord fino al Lago di Viana, 2206 m. Attraversato il lago in direzione nord est, tenendosi sulla sua destra, inoltrarsi dopo qualche metro di risalita a scaletta fino a un colletto nell’ampio vallone che conduce ad Ala di Stura. E’ meglio, per sfruttare la massima pendenza, tenersi sulla destra. Giunti all’inizio della vegetazione, continuare a seguire il vallone fino a quando si restringe a imbuto; portandosi sul lato sinistro del torrente, imboccare quindi l’evidente mulattiera che scende in breve agli impianti di Ala di Stura, passando per un paio di borgate. Non farsi tentare dal scendere ancora lungo il torrente: la boscaglia diventa presto troppo fitta e occorrerà risalire faticosamente circa 50 metri per riportarsi sulla mulattiera presso delle baite. Dagli impianti, si scende ad Ala lungo uno stretto e veloce stradello in mezzo al bosco (attenzione se ghiacciato !).

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