BEN

in ricordo di "Ben" (Benvenuto Mischiatti)

Giugno 1983 La Palud sur Verdon: giusto 30 anni fa, per la prima volta siamo in Verdon: Claudio Bernardi, mio fratello Gabriele ed io.

Giovani ed emozionatissimi, un po' in soggezione per essere lì, nel tempio dell'arrampicata internazionale di allora.

Come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia della morte di Gian Piero Motti, scuotendo la calma del villaggio strapieno di arrampicatori italiani, francesi, tedeschi ed inglesi. Motti, noto a livello internazionale non solo come alpinista ma anche per i suoi articoli su varie riviste, fu l'ideologo di quella purtroppo breve stagione torinese che rivoluzionò l'alpinismo e soprattutto l'arrampicata in Italia, conosciuta come il nuovo Mattino.

Quando nel 1996 i corsi organizzati nell'ambito della sottosezione di Settimo Torinese si trasformeranno nella Scuola di Alpinismo, questa verrà dedicata senza esitazione a lui.

Uno dei fondatori della Scuola e, prima ancora, il motore principale dei primi corsi di alpinismo nell'ambito della sottosezione di Settimo Torinese, è stato Benvenuto Mischiatti, nostro Presidente ed Istruttore scomparso a febbraio di quest'anno.

Ben è stato per noi un po' il padre nobile, colui che ha iniziato alla montagna ed all'alpinismo noi che, giovani negli anni '70, avevamo tanto entusiasmo e tanta voglia di fare ma soprattutto disfare e rifare.

Ben negli anni seguenti ha continuato, per oltre 40 anni, finchè il male l'anno scorso non gliel'ha impedito, a dedicarsi alla Scuola come Istruttore e come Presidente, sempre attivo sia sul campo come nell'ambito del direttivo.

Penso sovente a Ben ed il ricordo che più mi ritorna alla mente sono le sere, dopo avere arrampicato al Ginevrè nella “sua” Balme, ci invitava a casa sua ad assaggiare il genepy fatto da lui. Dopo, bastava dargli il LA per iniziare una bella cantata o qualche bella e accesa discussione.

Di quelle sere mi risuona qualche sua frase: “fieui, fè i brav.... rusè nen!” perchè magari avevamo iniziato a discutere animatamente, complice il genepy, non importa di cosa: arrampicata, la scuola, il lavoro o la politica, valeva tutto. Oppure “seve prope d'bastard!”detto con un sorriso ed una risatina, perchè, sempre per colpa del genepy, avevamo detto qualche malignità, che magari lui condivideva, però era troppo buono per ammetterlo.

Questo mi manca e mi mancherà, a me e a tutti noi.

E' per questo motivo che questo corso viene dedicato a lui, per ricordare in qualche modo il nostro Ben.

 

Giulio Beuchod (guida alpina e istruttore della scuola Motti)