Scuola di alpinismo Gian Piero Motti

PUNTA PARROT 4436 m. - LUDWIGSHOHE 4342 m.

Accesso: Autostrada della Val d'Aosta fino a Pont Saint Martin poi a destra salire la Valle di Gressoney fino al suo termine, alla fraz. Staffal, oltre Gressoney la Trinité.

Partenza: l° g. dall'arrivo degli impianti che da Staffal portano alla conca del lago Gabiet 2350m; 2° g. dalla Cap. Gnifetti 3648 m

Arrivo: al Gabiet 2350 m

Dislivello in salita: 1°g. 1298 m; 2°g. 788 m Dislivello in discesa: 2086 m

Tempo di salita: 1°g. ore 4-4,30; 2°g. ore 3-3,30 Epoca: novembre e maggio-giugno

Difficoltà: BSA. (corda, piccozza, ramponi) Esposizione in discesa: sud

Salita 1°g: Con gli impianti della fraz. Staffal si raggiunge la conca del Lago Gabiet (2350m) sulla sin. orografica della valle del Lys. Si continua in salita a nord est sulle piste di sci provenienti dal Passo dei Salati e dal col d’Olen. Superato un primo tratto ripido le piste percorrono un piano. Lo si segue tenendosi a sinistra. Quando la pendenza aumenta (2550m circa) si volta decisamente a nord ovest (sinistra) nei pressi dei resti di una baita e si salgono poche decine di metri giungendo sul crinale. Si scende a ovest nord ovest per una cinquantina di metri e si arriva al piano dell’Ape Indren il cui fondo è costituito in parte da un laghetto gelato totalmente ricoperto dal manto nevoso (2533m). Si percorre il pianoro nei pressi di alcune opere idrauliche e si sale a nord ovest puntando all’evidente colle sup. della Salza. (2870m) delimitato a destra dai dirupi della parete sud della Hochlicht. Salire evitando il canale che sale al colle. Occorre tenersi invece sui dossi immediatamente a sinistra dello stesso seguendo al meglio i vari avvallamenti; appena prima del colle, al piano sottostante, si volta decisamente a nord per salire, prima in diagonale verso destra e poi con una serie di zig – zag, sempre verso nord, la fascia con affioramenti rocciosi che non alcune impennate e piccoli avvallamenti consente di arrivare intorno ai 3100 m ad una zona pianeggiante al di sopra dei salti rocciosi che precipitano nel vallone di Indren, appena a destra e un po' al di sotto del crestone che separa il bacino di Indren dal Bacino del Lys. Si continua in direzione nord dapprima in traverso sul ripido fianco di questa costiera, con qualche attenzione, poi spostandosi un po' verso destra si raggiunge una zona di piccoli valloncelli che senza particolari problemi adducono al promontorio sul ghiacciaio del Garstelet dove sorge il Rif. Mantova (3550 m circa). Dal Mantova, sempre verso nord e salendo con un semicerchio da destra a sinistra si può raggiungere la costola rocciosa su cui sorge la Cap. Gnifetti (3650m).

2° giorno. Si sale qualche metro a nord nord-est della capanna e si mette piede sul pianoro alle spalle della capanna stessa, di fronte alla parete sud ovest della Piramide Vincent. Si attraversa il piano sempre verso nord nord-est avvicinandosi molto alla base della Piramide Vincent e ponendo molta attenzione ai numerosi ed evidenti crepacci. Voltare un po' verso a sinistra (nord) e salire su terreno ripido e crepacciato passando di fianco al Balmenhorn ove è evidente la statua del Cristo delle Vette. Quindi la pendenza diminuisce e una lenta salita si passa a sinistra della cuspide del Corno Nero (Swartzhorn) e della successiva gobba nevosa della Ludswigshoche per arrivare poi al Colle del Lys, 4248 m. alla cui destra (est) sorge la parte terminale della Parrot. Qui ci sono due possibilità, o ci si avvicina il più possibile alla breve parete sud ovest, si lasciano gli sci e si sale direttamente a piedi fino alla cresta che si percorre verso est fino al punto più alto della stessa, oppure dal colle del Lys si continua in sci , si poggia a destra e costeggiando tutta la ripida parete nord ovest della Punta Parrot si perdono circa 100 m. di dislivello fino all'altezza del Colle Sesia dove si volta a destra per raggiungere l'estremità sinistra (est) della parete nord ovest della Parrot. Si sale la Nord Ovest a piedi, alla sua estremità nel punto più facile e si raggiunge la cresta sommitale. Ritornati al Colle del Lys si torna indietro verso sud e quasi in piano si raggiunge a sud-est la vicina piccola gobba della Ludwigshohe.

Ritorno: Si ritorna sul percorso di salita fino a circa 200 m. sotto il Rif. Mantova. Qui si aprono due possibilità; seguire integralmente verso destra le tracce di salita (più facile); oppure poggiare a sinistra al centro del vallone di Indren che si scende verso sud fino ad imboccare intorno ai 2850 m un largo canale che progressivamente si restringe, diventa ripido (pericoloso se ghiacciato) e con andamento verso sud est immette nel piano dell'Alpe Indren. Dall'Alpe Indren si potrebbe proseguire in piano verso sud per raggiungere la traccia del sentiero estivo che più avanti passa vicino ad alcuni salti. E' quindi consigliabile una breve risalita a sud est, verso le piste di sci provenienti dal Passo dei Salati, in modo da pervenire all'Alpe Gabiet 2342 m. dall'alto. Al Gabiet si possono prendere gli impianti per Gressoney (Fraz. Staffal) o proseguire lungo la pista, se ancora innevata e raggiungere Gressoney.

Nota: Se gli impianti che portano al Gabiet sono chiusi occorre raggiungere questa località a piedi o con le pelli lungo le piste di sci. Il percorso migliore è raggiungere le piste dalla Fraz. Orsia (due Km a valle di Staffal).

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